COLORAZIONI ED EFFETTI SPECIALI
Piccolo manuale della colorazione
di Aldo NUOVO
Prima di cominciare, preferisco subito illustrare la diluizione che normalmente utilizzo per aerografare i vari colori, rigorosamente HUMBROL. Colori matt
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Invecchiamento mimetica monocromatica (superfici superiori monocromatiche e superfici inferiori) Ovviamente si allude agli aerei per es. del Coastal Command o al Victor mimetizzato in Hemp per le superfici superiori; qui utilizzo in modo più appariscente il pre-shading e cioè: COLORE BASE BIANCO : utilizzo praticamente solo il 130 senza coprire troppo il pre-shading, quasi un effetto “a scacchiera”, considerando che le operazioni successive (gloss + decals + gloss + matt) ammorbidiranno di molto l’effetto “quadrettato”. RLM 79 ÷ HEMP: anche qui si opera col pre-shading utilizzando, per addolcire un po’ i contorni, dei color sabbia via via più chiari, come il 94 e il 103. OLIVE DRAB : discorso a parte merita questo colore (vedi foto 3, 4, 5, 6 del B 17). Utilizzo il 155 su tutto l’aereo per poi schiarire il centro dei pannelli col 72 kaki drill che ha quella tonalità “rossastra” tipica dell’OLIVE DRAB consumato e cotto dal sole; successivamente passo un velo di giallo 130. NERO : non amo molto usare il 33 per colorare di nero ma un grigio scurissimo tipo il 112 oppure il 66, utilizzando il nero per evidenziare le pannellature. foto 3 foto 4 foto 5 foto 6 Lining Per evidenziare le pannellature ad aereo terminato, colorazione e decals incluse, utilizzo i colori ad olio. Alcuni amici modellisti utilizzano le tempere, ma, dopo averle provate, le trovo un po’ “gessose”; inoltre, l’assorbimento del matt dato successivamente è diverso tra aereo e pannellatura, disomogeneità che si nota molto in controluce. Diluisco i colori ad olio con la trementina che, asciugandosi, resta satinata, e non è eccessivamente aggressiva come la nitro o l’acquaragia. A seconda del colore della mimetica utilizzo i seguenti colori ad olio: Seppia per i colori molto chiari, come le superfici inferiori. Terra d’ombra o blu per i colori mimetici delle superfici superiori. Giallo cadmio chiaro per il nero. Ed ora proverò a descrivere il modus operandi. Se il modello ha avuto un velo di gloss dappertutto, allora utilizzo il “lavaggio” cioè diluisco il colore ad olio in modo esagerato e con un pennello morbido e grande , almeno un n.° 5, si passano in modo grossolano tutte le pannellature; dopo 10 minuti max di attesa, con un panno morbido inumidito di diluente, si ripassano le zone colorate facendo attenzione a non togliere però il colore penetrato per capillarità nei recessi lasciando così i pannelli ben definiti. Se invece il gloss è stato passato solo sulle zone dove devono essere poste le decals, preferisco utilizzare un altro metodo, forse un po’ più lungo ma più preciso. Con un pennellino 7/0 ripasso ogni pannellatura col colore ad olio scelto diluito secondo le proporzioni 1 parte di colore + 4 di diluente, in modo da farlo scivolare nei recessi e nello stesso tempo da lasciarlo pastoso. Dopo qualche minuto con un pennello piatto n.°5 o 6, inumidito di diluente, su alcuni pannelli, in particolare timone di coda, alettoni, slats, flaps, timone di profondità, “tiro” il colore secondo il flusso dell’aria, dando quel senso di sporcizia “tirato via”. Dopo questa fase uso ripassare col matt tutto il modello per eliminare l’effetto satinato dei colori ad olio ed uniformare tutto quanto, per dare quell’aspetto “vissuto” che secondo me dovrebbe avere un mezzo da guerra. Scrostature Per dare l’effetto della vernice scrostata utilizzo un pennello 5/0 ed il 56 Humbrol, cercando di delineare i pannelli di accesso alle armi alari od in fusoliera, le zone di calpestio, ovviamente soltanto dal lato dal quale salivano i piloti, le pale delle eliche dal lato più “dritto” che fende l’aria. Per l’aviazione giapponese, però, utilizzo un sistema diverso, perché data la pessima qualità delle vernici, le scrostature erano più evidenti. Sulle parti da scrostare, ogiva, elica, attaccatura ali-fusoliera, bordo d’attacco delle ali e dei piani di coda, aerografo il n° 11 Humbrol; il giorno dopo vernicio regolarmente con i colori mimetici; dopo almeno 24h col cutter o, meglio, con piccole strisce di scotch, si “strappano” via pezzetti di vernice, seguendo principalmente foto di aerei; il tutto viene sigillato alla fine col matt, dopo aver seguito il procedimento già descritto per le decals (gloss+decals+gloss+matt), come mostrato nelle foto 7 , 8 e 9.
foto 7 foto 8 foto 9
Ruote Per l’invecchiamento delle ruote rimando al breve articolo del caro Maurilio Marangio, che si può riassumere in questo schema: coloro prima i cerchioni del colore richiesto (verde, alluminio, grigio scuro, ecc.) poi i pneumatici col nero; invecchio la ruota in base al teatro operativo. Principalmente i teatri operativi sono due: deserto, estremo oriente, russo estivo, atolli del Pacifico: utilizzo il 130 molto diluito (1p. colore + 5p. diluente) spruzzato ad una distanza di 10÷15 cm con ugello abbastanza aperto, fecendo ruotare il pneumatico su uno stuzzicadenti usato come asse, soltanto sul bordo laterale del pneumatico, lasciando il battistrada più scuro; questa colorazione si può notare in molti filmati d’epoca, oppure, in modo più semplice, osservando i pneumatici di un’auto dopo che ha percorso una strada molto polverosa; altri teatri operativi come Europa, Russia invernale: si schiarisce il battistrada, lasciando i bordi laterali più scuri. Infine utilizzo il 94 con la solita diluizione esagerata (1p. colore + 5p. diluente) per dare un velo di polvere sotto l’aereo, insistendo sui bordi dei portelli del carrello, in corrispondenza di “schizzi” di acqua sporca dopo la pioggia, nella parte inferiore dei piani di coda e nella parte inferiore del timone di coda, sporco dovuto al ruotino di coda. Fumi di sparo e gas di scarico Le armi a bordo producevano fumo durante lo sparo, che si propagava lungo l’ala secondo il movimento dell’aria, sporco riprodotto con velature di nero oppure di grigio scuro, colori che si usano anche per riprodurre lo sporco dei gas di scarico, anche se a volte soprattutto per aerei tedeschi ed americani, dopo aver aerografato la “fumata”, al centro della scia shiarisco con un marrone bruciato prima, come il 98, e, successivamente, con un velo di 94. Questo tipo di sporco più chiaro si può riscontrare su molte foto d’epoca. Per chiarire il concetto ho allegato alcune foto di diversi modelli. Buon modellismo a tutti i lettori.Arado Ar. 240 FW 190 D 11 He. 177 A-5 Greif
Siebel Si 204 Westland Wyvern S 4 Yak 23 "Flora"