Deserto pietroso

 

  di  Andrea ed Antonio  TALLILLO

 

Tra i terreni aridi, il più diffuso è il deserto pietroso. Si ottiene usando una miscela di terre colorate e vinavil, mescolate sino a farne una pasta morbida da stendere sulla base. Prima che asciughi, aggiungeremo dimensionalità con minuto pietrisco e terriccio di colore idoneo. L’inserimento di certi tipi di rocce darebbe veramente ‘una marcia in più, ma essendoci limiti di peso si può ripiegare su parte di esse, spezzandole con l’aiuto di un martello e di una pezza che servirà, contenendole, a non perdere neanche frammenti piccoli, molto utili in altre parti della base.

La ‘vegetazione’ desertica è poco più di un assieme di cespugli bassi e rinsecchiti, almeno in Africa Settentrionale. Può essere usato del muschio, colorato in toni aridi o degli sterpi ottenuti sfilacciando una corda ed infilando il mazzetto in un forellino praticato nel terreno di base, riempito con terriccio e vinavil. I fili si dipingeranno una volta fissato il cespuglio, sono indicati gli acrilici, le tempere fini o gli acquerelli.

Ovviamente il mezzo ambientato su di un terreno di questo tipo non dovrà essere impolveratissimo, ed avrà cingoli lucidi per lo sfregamento, nonché qualche piccolo danno alle parti gommate dei rulli ed ai parafanghi – ne sanno qualcosa ruote e parafanghi delle nostre auto…                  

 

                

 

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