FIAT CR. 42 - scala 1/48 - ITALERI
di Ermanno MOLTENI
La scatola è composta da due stampate in plastica grigia dal bell’aspetto più il vetrino del parabrezza; è ricca di dettagli come ad esempio i due scarichi subalari per lo sfiato del radiatore, i cavetti tipo Broden uniti alla cloche per il comando delle armi. La riduzione in scala è PERFETTA. A proposito delle armi, è il caso di precisare che le armi dei CR 42 inviati in Belgio per le operazioni sulla Manica, erano di calibro diverso : una da 12,7 mm. e l’altra da 7,7 mm. Questo kit si presenta in versione Luftwaffe, ma i pezzi contenuti negli stampi (per fortuna…) consentono di realizzare tutte le versioni, infatti sono presenti: - due tipi di carenature per i carrelli, - due tipi di tubi di Pitot : quelli in coppia da montare sui montanti alari esterni e quello unico collocato sul bordo d’entrata alare, - due tipi di ogiva : normale e tropicale /assalto, - travetti subalari per le bombe da 50 kg. , - due tipi di scarichi : normali e notturni, - il filtro antisabbia per il radiatore , - le ruote hanno il rigonfiamento per la posizione a terra. Tornando all’esame del kit si nota nelle stampate qualche piccolo ritiro comunque facilmente rimediabile, le rivettature sulle carenature del carrello sono un po’ troppo marcate, la cloche con i cavetti è sovradimensionata ed è necessario eliminare i cavetti e ridurne lo spessore, mancano i braccioli del sedile e la leva di regolazione dello stesso. Non è incluso lo specchietto retrovisore tondo che normalmente era fissato sul montante posteriore esterno della “cabane” sul lato destro o sinistro (controllare le foto). L’infossatura della tela sulla fusoliera è un po’ troppo marcata, sarebbe opportuno ridurla con un po’ di stucco liquido. E’necessario chiudere i due fori in coda previsti per il sollevamento del velivolo, perché il CR 42 invece di avere un cilindro predisposto per il passaggio di un “manico di scopa”, era dotato di un marchingegno tutto suo : in quella zona c’erano due cilindri muniti di sportellino apribile, uno a destra e l’altro a sinistra contenenti ciascuno un tondino di ferro azionato da una molla, all’apertura degli sportellini fuoriusciva questo tondino e si poteva così spostare l’aereo. Per quanto riguarda gli interni, occorre tenere presente che questo aereo aveva una intelaiatura in tondino metallico (così come il SM 79) e che pertanto se vogliamo essere “PIGNOLI” bisognerebbe eliminare il fondo ai due pezzi che formano le pareti laterali, lasciando in evidenza solo l’intelaiatura. Va tenuto presente, inoltre, che il sedile, se così si può chiamare, era formato da una semplice lastra di lamiera leggermente curva, era ricoperto da un cuscino ed era staccato dallo schienale a sua volta curvo per contenere il paracadute, ad ogni buon conto il seggiolino del kit andrebbe ridotto di spessore. Il mio giudizio finale e strettamente personale è che si tratta di un OTTIMO kit, nonostante abbia qualche piccolo difetto, ma vi chiedo quanti modelli esistono in commercio senza pecche o perfetti al 100% ? Un fatto è indiscusso del CR 42 se ne sentiva la mancanza anche perché i kit già apparsi sinora sono stati : - scala 1/72 kit Revell e poi riproposto da Matchbox : pieno di errori, - scala 1/48 kit Classic Airframe con ali sottodimensionate e cofano motore troppo lungo, più una serie di altri errori, - scala 1/40 kit Plastic Toy, poi Artiplast ed ora SMER : in scala perfetta ma assolutamente privo di dettali e in più in una scala inusuale. Chissà se il seguito a questo kit oggi presentato con i colori della Luftwaffe, sarà una scatola corredata di buone decals per realizzare degnamente anche la versione Regia Aeronautica, certo che le livree e le insegne accattivanti non mancherebbero : il velivolo di Vicentini in A.O, quello di Gorrini in A.S., un velivolo basato in Egeo e tanti tanti altri, incrociamo le dita !!