HO COSTRUITO UN MACCHI C. 202 IN SCALA 1/24
di Manlio PARTE
Dal Notiziario n. 3 del 2009 :
Essendo più che sicuro (ma forse mi sbagliavo, chissà se la Trumpeter....) che in commercio non sarebbero mai stati reperibili kits di caccia italiani della 2^ Guerra Mondiale in 1/24 ed avendo già una esperienza costruttiva in questa scala (ne ho realizzato alcuni della ditta Airfix), ci tenevo particolarmente ad autocostruirne uno. Quale scegliere ? Naturalmente uno dei più belli e quindi il Macchi C. 202 !
Pur non avendo nessuna esperienza di autocostruzione ritenevo di poterlo fare in tempi ragionevoli (anche se non sapevo quale criterio e tecnica seguire e quale materiale utilizzare), invece...... ho notato che man mano che riuscivo a realizzare qualcosa, mi rendevo conto di poter fare sempre meglio. In effetti, pur essendo partito dall’idea di un progetto semplice, la costruzione del modello è stata per me come un “test”delle mie capacità : costruzione sempre più dettagliata, sempre più precisa, ripetendo a volte dei pezzi, non accettando se non raramente, errori di 0,1 mm., hanno fatto si che la faccenda sia durata molti anni !
Sono partito dai disegni tecnici originali con centinaia di quote, inviatimi più volte in fotocopia con molta gentilezza e pazienza dall’Ufficio Storico della Ditta. Mi sono imbattuto sia in problemi pratici di lavorazione del polistirolo sia e soprattutto, in quelli derivanti dalla costruzione dei carrelli e di altre parti in metallo. E’ tutt’altra faccenda la lavorazione del metallo con taglio pezzi, sagomatura, foratura e saldatura a stagno ! I carrelli li ho realizzati ammortizzati, retrattili, con compassi antitorsione funzionali e con pneumatici pure autocostruiti.
Alla fine il modello è risultato costituito di circa 700 pezzi, di cui oltre 200 in metallo; solo gli interni dell’abitacolo ne contano circa 200 !
I criteri e i metodi di costruzione ho cercato di evidenziarli negli schizzi qui pubblicati : le parti mobili, timoni, alettoni, capottina, portelloni centrali copriruota le ho realizzate con cerniere di ottone inserite nella plastica; le alette di raffreddamento sui cerchioni delle ruote (in numero di 24 all’interno e 12 all’esterno per ciascuna ruota), le ho ottenute, per farle tutte uguali, collegando i dischetti di plastica ad un goniometro per averne una ogni tot gradi....
La rifinitura superficiale, la livrea e le decals sono opera dell’amico modellista Fedele Governi, molto abile e preciso.
Il modello rappresenta l’aereo pilotato dal Serg. Magg. Amleto Monterumici, Asso con 5 vittorie, poi promosso ufficiale per meriti di guerra; Egli faceva parte della 90^ Squadriglia del 4° Stormo, schierato a Gela nel maggio 1942. L’aereo era un III serie con MM. 7795.
Questo è tutto..... e anche se il moldello non è perfettissimo, almeno è, forse, bello a vedersi.
tavola 1 tavola 2
Qui le sezioni trasversali della fusoliera hanno ancora una forma tondeggiante perché speravo di poter fare un rivestimento “bombato”. Non essendoci riuscito sono stato costretto a sagomarle a “diamnte”come risulta daslle tavole disegni 1 e 2. (L. = cm. 15 ; H = cm. 6)
I particolari realizzati pronti per l’assemblaggio.
Vano carrelli con i meccanismi di retrazione
Dettagli dell’abitacolo.
Primi tentativi di montaggio “a secco”.
Il modello finalmente finito riproduce l’aereo del Serg. Magg. Monterumici
….”perché non voli ?...” ,..... potenza di Photoshop..!!
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