Saldature
di Andrea e Antonio Tallillo
L’unione dei vari pezzi che compongono un kit odierno, nella grande maggioranza dei casi, è così precisa che sembra quasi non servire la colla. E’ un vero piacere costruire modelli stampati con molta precisione, ma non dimentichiamoci di controllare bene l’aspetto dei pezzi, studiando sia la documentazione fotografica disponibile che una dettagliata descrizione tecnica del mezzo. Fondamentalmente, c’è da fissarsi bene nella mente quali sue parti erano fuse, imbullonate o saldate perché se si tratta di un carro a parti fuse, anche parziali, avrà sempre delle più o meno evidenti saldature tra esse e le altre parti, o tra i sub-componenti dello scafo e della torretta. Se fosse a costruzione imbullonata avrà comunque parti che non era possibile unire in altro modo che con la saldatura, infine se era a piastre saldate potrebbe essere che manchi proprio il segno, su qualcuna, anche se sembra incredibile che certi dettagli possano sfuggire all’occhio degli stampisti odierni. In pratica, ci potrebbero essere molte situazioni nelle quali dover applicare i segni delle saldature, riproducendo le giunzioni che daranno ai nostri kits un aspetto veramente ancora più realistico. Detta riproduzione non presenta difficoltà insormontabili, considerando sempre che è opportuno mediare tra realismo ed effettive capacità tecniche in modo da non perdere la testa a rifare saldature finissime, che magari in scala non sarebbero neanche evidenti, per magari curare poco quelle più palesi – l’esempio classico è quello delle rosse saldature sui mezzi corazzati pesanti sovietici del periodo 1943-1945.
Per molti tipi di saldatura c’è poco da fare, bisogna proprio avere un pirografo, per incidere direttamente la plastica più o meno a fondo, nei casi ove il materiale d’apporto della saldatura fosse in discreta quantità, il rimedio è semplice, basta incollare dei pezzetti di sprue stirato a caldo su di una candela lungo i bordi delle piastre, ed inciderli quando saranno ben fissati. E’ un classico lavoretto lungo ma che dà molte soddisfazioni, il limite oggettivo è quello delle dimensioni e della forma di certe parti curve. In questo caso, può essere sostituito dal sistema banalissimo di stendere delle strisce di vinavil lungo i bordi delle piastre o degli elementi in questione, e su di esso sfregare della sabbia – ce ne sono di moltissimi tipi, dalla finissima a quella più a grana grossa. Automaticamente i granellini si fisseranno in modo realistico, che metteremo più in risalto poi verniciando in metallo chiaro le saldature stesse.