Caproni Ca. 313 RPB 2
- scala 1/72 -
di Aldo NUOVO
Ogni modellista ha un modo del tutto personale di intendere la costruzione di un modello: un periodo storico, una particolare forza aerea, alcuni aerei e soltanto quelli,…. beh io cerco di realizzare aerei “strani“, cioè un po’ fuori dal coro, che mi diano sensazioni piacevoli nel costruirlo: ecco come è nato il Caproni Ca. 313 RPB 2. Come fonte di documentazione, ho usato principalmente i Notiziari di Plastimodellismo CMPR n.1/94 e 3/94, e la monografia Ali d’Italia n° 24 "Ca.311/314". Gli interventi sono stati effettuati seguendo l’elenco presentato sul Notiziario 1/94 e cioè in breve : - arrotondare il dorso della fusoliera, come si può vedere sulle foto a corredo scattate in corso d’opera; - la rotazione della deriva non è stata effettuata perché, a mio modesto parere, la posizione da scatola non ne alterava la linea in modo vistoso; è stato corretto un po’ il profilo con la lima; - ricostruzione delle prese d’aria a forma di tromboncino, presenti nell’aereo che volevo rappresentare, ma fare molta attenzione a questi particolari, confrontate attentamente le foto, questi dettagli si vedono chiaramente nelle foto n. 7 e 13 del Notiziario CMPR n° 3/94, e nelle foto a pag. 31 e 42 della monografia Ali d'Italia; - apertura, sotto ogni gondola motore, di due rettangoli di circa 2 x 13 mm, paralleli e distanti 2 mm tra loro, inserendo poi 5 tubicini, meglio aghi da siringa, in ogni rettangolo per simulare i tubi di scarico.A tutto ciò è stato aggiunto:
FUSOLIERA
- rifacimento della struttura tubolare interna della fusoliera, visibile negli spaccati presenti sul Notiziario CMPR 3/94, dell’abitacolo con sedili e cruscotto pilota, del vano bombe, della zona prodiera con il relativo apparato di puntamento Biggio; - stampaggio a caldo e dettaglio della torretta superiore, dettaglio della postazione difensiva inferiore, con relativa riprofilatura della carenatura; - costruzione delle tre mitragliatrici Scotti, ( alare, inferiore e superiore in torretta con relativo contrappeso) ; - piccolo indicatore sulla parte vetrata; - modifica del profilo della carenatura del ruotino di coda; - le vetrature laterali sono state rifatte una ad una, seguendo il profilo presente, giusto come luce, secondo le mie misurazioni fatte con un calibro con precisione ad 1/20 di mm; - per la vetratura da osservazione superiore e quelle delle porte laterali, parte superiore, sono state utilizzate quelle del kit, incollate dall’esterno con cianoacrilato, e, successivamente, portate a pari e lucidate con comune pasta abrasiva fine per auto; - realizzazione della luce di formazione bianca sulla carenatura apposita sul timone di coda. ALI - reincisione e, soprattutto, riprofilatura alettoni, seguendo i disegni in scala presenti a pag.27, 28 e 29 della monografia Ali d'Italia; - dettaglio della struttura interna dei pozzetti carrelli, e dettaglio della gambe di forza con tubatura freni; - costruzione delle carenature, con relativi cavi comando, presenti sull’ala in corrispondenza dell’asse degli alettoni; - costruzione tubo di Pitot, presente al centro della presa d’aria sotto l’abitacolo, come da foto n° 4 del Notiziario CMPR 3/94, alle pagg. 1, 20, 25 e 26 (nella quale non c’è quello sotto l’ala come disegnato nei piani in 1/72 o nel profilo a 4 viste a colori della seconda di copertina ); - inserimento di una piccola retina fotoincisa all’interno dei radiatori posti sotto le eliche; - realizzazione delle luci alari con sprue trasparente, verniciato all’interno con i colori appropriati.
COLORAZIONE
Lo schema seguito è quello presente nella seconda e terza di copertina a colori della monografia, con alcune varianti. Dalle foto dell’esemplare scelto, il 20-3, a pag.26, si deduce che non era presente la carenatura a goccia nella parte superiore della fusoliera; i fasci alari sembrano a fondo trasparente e non bianco, come ormai era d’uso nel 1942. I colori usati sono i seguenti: fondo: GIALLO MIMETICO 3 FS 33434 della Molak; macchie: VERDE MIMETICO 3 ( FS 34102 Molak oppure Humbrol 117 ) + MARRONE MIMETICO 2 ( FS 30076 Humbrol 133 ) sotto: GRIGIO MIMETICO 1 FS 36293 Molak oppure Humbrol 140. Questa mimetica è stata desunta dal noto testo “ Colori e schemi mimetici dalle Regia Aeronautica 1935 – 1943 “ ed. 1977 pag. 63 al cpv CAPRONI, ed a pag.90 ultimo cpv.; nuova edizione a pag 77 2° cpv. Chiaramente la corrispondenza dei vari F.S. in colori Humbrol o Molak è opinabile, anche se generalmente accettata dai modellisti. Le decals sono state prese dal foglio SKYMODELS n.72-019, dedicato ai bombardieri italiani, per i numeri di reparto, e da uno dei vari fogli TauroModel per le insegne alari con fondo trasparente. Per la finitura solita procedura lucido + decals + opaco ed il gioco è fatto.