Reggiane Re. 2002
- scala 1/72 -
di Bruno SERMARINI
Fino a qualche tempo fa non esisteva un modello del RE 2002 in 1/72 sufficientemente preciso, mentre quello dell’ITALERI che oltre ai difetti iniziali mostra ormai il peso degli anni. Ho quindi deciso di realizzare ad uso personale qualche cosa di più accettabile unendo le parti di varia origine che risultassero migliori o più facilmente migliorabili, per riprodurre il velivolo del magg. G. Cenni. Ho così raccolto: ali, piani orizzontali, elica e parte del carrello ITALERI, muso (fino all’abitacolo) RCR, fusoliera di origine artigianale apparentemente derivata da quella RCR, ruote dal RE 2001 ALITALIANE, sedile e interni RE 2000 SPECIAL HOBBY, ogiva recuperata da un Heinkel 115 fatto da bambino, motore ENGINES & THINGS e, per non farmi mancare nulla , la decal del diavoletto con il “faso tuto mi” è stata realizzata il mio amico Eugenio Grassi che di computer …ne sa ! Naturalmente poche settimane dopo aver finalmente e faticosamente ultimato il modello… è uscito il RE 2002 della SWORD ! Pazienza, vuol dire che quanto fatto potrà essere utilizzato da altri come “formativa esercitazione scolastica”. FUSOLIERA Con un taglio a L ho eliminato la parte anteriore, come da foto. Nel rimanente ho eliminato dalla superficie esterna tutte le incisioni stuccandole con cianoacrilato. Dopo una accurata carteggiatura per eliminare gli eccessi di colla e levigare la superficie della fusoliera, ho reinciso tutte le linee orizzontali corrispondenti nella realtà ai bordi delle strisce di lamiera che formavano il rivestimento, dopo averne controllato la posizione sul trittico del libro di Sergio Govi. Le incisioni verticali, inesistenti nella realtà, sono state sostituite dalle linee di rivettatura che avrebbero dovuto rappresentare. Lo stesso trattamento di stuccatura e reincisione è stato applicato ai 2 portelli d’accesso all’appareccchiatura radio. Ho ridotto l’altezza del poggiatesta, che è stato corretto anche nelle sezioni trasversali, in base ai disegni del Govi ed a foto varie. All’interno, con lungo e noioso lavoro di fresatura, ho ingrandito il vano dell’abitacolo oltre l’ordinata inclinata dietro il sedile (a cui corrisponde sull’esterno la doppia fila di rivetti) e assottigliato, per quanto possibile, le pareti. Solo sulla semifusoliera di sinistra ho praticato con la fresa un grosso buco per realizzare il vano dove inserire successivamente le apparecchiature radio; la parete corrispondente è stata assottigliata eliminando solo il portellino che sarà sostituito da altro in lamierino (lattina di COCA COLA) curvato secondo la fiancata della fusoliera e su cui avrò riprodotto la struttura interna con pezzetti di fili elettrico. Nell’abitacolo il cruscotto è stato autocostruito incluse le due coperture delle mitragliatrici, coperture che sono leggermente diverse fra di loro e da cui sporgono i maniglioni per il riarmo (filo elettrico verniciato di rosso). Le fiancate le ho ricavate adattando quelle in resina del 2000 SPECIAL HOBBY , che oltretutto sono riportate di pezzo anche sulle semifusoliere del modello originale. Il tutto condito con innumerevoli prove a secco e successive fresature per cercare di farci entrate tutto, o quasi, quel che ci stava nella realtà. Sul lato destro in basso occorre aggiungere 2 bombole per ossigeno poste orizzontalmente una sull’altra, ricavandole da pezzetti di sprue . Il muso lo si ricava dalla fusoliera RCR, separando le due metà con un taglio ad L che deve andare ad accoppiarsi con l’analogo taglio fatto sulle semifusoliere di cui sopra. Data la delicatezza e la complicatezza della cosa, ho effettuato il taglio lasciando un poco di materiale in eccesso per poter correggere l’accoppiamento con la fusoliera mediante limature successive. Ho preferito effettuare l’accoppiamento (…ovviamente dei pezzi) agendo su una semifusoliera alla volta, così da poterle appoggiare per l’unione, su un piano d’appoggio rigido. La presa d’aria del carburatore è troppo stretta e corta per cui ne ho eliminato le pareti verticali all’apertura d’ingresso, ho aggiunto due fiancatine in plasticard sottile poco più lunghe, che mi hanno anche permesso di riprodurre le due bugnette presenti ai lati del condotto, semplicemente premendo con una punta dall’interno del plasticard prima dell’incollaggio. (Attenzione ! la presa d’aria di tutti i RE 2002 era storta verso destra per migliorare l’ingresso del flusso mosso dall’elica sinistrorsa.). Il tutto andrà poi rifinito con Mr. SURFACER 1000 e carta abrasiva. Altre 2 bugnette, più grosse delle precedenti, vanno ricavate sagomando un profilato EVERGREEN e incollate poco avanti il frangivento. Una volta incollate le due semifusoliere potremo inserire il motore precedentemente rifinito con i cavi candele e le aste comando valvole e successivamente incollare l’anello frontale della capotta motore. A questo punto con lima e carta abrasiva elimineremo i piccoli scalini fra muso ed anello frontale e correggeremo la forma del muso stesso rendendola un poco più “conica”. Ai lati del condotto dell’aria al radiatore, e prima del frangivento, si dovranno aggiungere le altre 2 bugnette di cui sopra. La presa d’aria per il radiatore olio deve essere rifatta in vacuform, mentre il travetto portabombe centrale deve essere ricavato da un avanzo di sprue, i corrispondenti pezzi ITALERI sono sottodimensionati e da scartare. I 4 braccetti portabomba li ho ricavati da lamierino d’ottone, consiglio gli eventuali volonterosi di fare prima sul lamierino il foro in cui si passerà il simulacro della vite di fermo bomba, e poi di sagomargli attorno il braccetto stesso. La capottina è stata ristampata in vacuform. Il cavo aereo dell’antenna è realizzato con un capello di mia figlia ( perché è color rame scuro e perché i capelli delle persone giovani sono a diametro costante !) e incollato dopo averlo bagnato (asciugandosi si accorcia tornando alla lunghezza iniziale e resta teso) ALI Ho utilizzato quelle ITALAERI. Le pannellature in rilievo sono state carteggiate e ne ho reincise solo due, basandomi sui disegni di Govi, ho inciso un portellino d’ispezione armi sul dorso di ogni semiala e sul ventre i portelli per manutenzione e riarmo. Il tubo di Pitot, realizzato con uno spezzone di ago da iniezione per Eparina, con inserito un pezzetto di filo d’acciaio da 0,2 mm, va spostato di ca. 2 mm verso l’esterno. Gli alettoni sono stati separati, su ogni lato ho incollato un foglietto di plasticard sottile sul cui rovescio va tracciata la centinatura con un punta o una matita dura. Poiché viene rappresentato un aereo fermo a terra e non in volo, la centinatura deve essere appena visibile sotto la tela. I flaps originali sono stati eliminati con la fresatura lasciando il minimo spessore possibile del dorso ala; le centine della struttura alare sono state riprodotte con triangolini di plasticard , la parte mobile dei flaps è stata ricostruita con plasticard sottile (superficie e centine) con profilati EVERGREEN (longheroni). In corrispondenza del bordo d’entrata ho incollato degli spezzoni di filo d’acciaio lunghi quanto l’elemento dei flap per simulare l’asta di trasmissione, che a flap abbassato si sarebbe intravista. Tener presente che gli elementi interni dei flaps di abbassavano di 50° e quelli esterni solo di 35°. Sul ventre alare, ai lati del travetto portabombe, si dovranno incidere i larghi portelli di controllo, marcando con una punta le posizioni delle viti di serraggio. Ho spostato i fori per le armi alari di circa 2 mm verso l’esterno. CARRELLO Per il dettaglio dei pozzetti carrello ho usato un clone di quelli del RE. 2001 ALITALIANE, ed ho sostituito, con pezzetti di filo d’acciaio, i bracci di retrazione, ai due lati della gamba principale, quelli di tutte le altre scatole di Reggiane sono un pò troppo grossi.. I portelli sono quelli ITALERI, assottigliati sul lato interno, e le ruote sono cloni di quelle del Re 2001 ALITALIANE. PIANI DI CODA I piani orizzontali sono quelli ITALERI, ai quali ho riposizionato la parte mobile e rifatto le coperture delle cerniere. L’aletta di correzione non va riposizionata perché è un trim e non un compensatore (nelle foto è sempre allineata con il proprio piano mobile anche se questo è inclinato). Lo stesso vale per il piano verticale. TINTEGGIATURA Il verde anticorrosione degli interni è una miscela di Humbrol 120 (95 p.) e di 166 (10 p.), mentre il verde delle superfici esterne è una miscela di TAMIYA XF-11 e XF-1 Le decals sono quelle del foglio TAUROMODEL, per il direzionale e i numeri di reparto; lo stemma del “faso tuto mi” è, come detto, di “produzione semiartigianale”; i numeri 4 sui portelli carrello vengono dal magazzino recuperi. Documentazione : Sergio Govi “dal RE 200 al RE 2005" ,, “fotoalbum Reggiane” ,, “i Reggiane dalla A alla Z” Manuale nomenclatore del RE 2000