ALI SUL LAGO
Lago di Bracciano (Roma) 01 giugno 2008
di Fabrizio ROSSI
Una testimonianza drammatica, che non vuole essere morbosa curiosità, ma un modesto omaggio alla Vittima di questa tragedia e a tutte le Vittime, ed ai Loro familiari, che ovunque nel mondo si trovano a vivere queste tragiche fatalità. (Saverio Radogna)
L'emozionante cronaca dell'evento riportata da Fabrizio Rossi
Scrivo queste righe a 5 mesi di distanza dal 1° giugno 2008, il tempo necessario per assorbire le emozioni provocate dalla caduta dell’elicottero NH-90 nel Lago di Bracciano. Ricordo che, dopo una serie di passaggi bellissimi l’NH-90 si porta sulla destra del display field, opportunamente delimitato e messo in sicurezza; la manovra di rientro sembra un po’ più lenta del solito, ma è naturale, penso, l’elicottero è una macchina che può andare in hovering......... Ma l’attenzione nel riprendere la scena involontariamente aumenta, mi impongo di rimanere perfettamente immobile, aiutato da un provvidenziale bidone della spazzatura posto sul piazzale di Vigna di Valle. L’NH-90 viene giù veloce in assetto troppo picchiato. Che fa? Ammara? Mi sembra di ricordare che non ha questa possibilità. E comunque neanche gli elicotteri anfibi eseguono l’ammaraggio in questa maniera, ne ho già visto qualcuno. Sto incollato al mirino della telecamera e tutto accade come se io non fossi presente e soprattutto mi sembra di assistere ad un evento impossibile.... non è vero.... non sta accadendo. Il distacco dei pannelli avviene in maniera esplosiva, il rumore assordante non c’è più, l’aria è calda, umida e silenziosa. Tutti pensiamo alla tragedia, mentre una voce grida nell’altoparlante “non è successo nulla ….. qua!!!”. I soccorsi sono immediati: l’imbarcazione dei Carabinieri parte veloce nemmeno un secondo dopo l’impatto, dalla destra appaiono altri canotti con subacquei a bordo, mi sembra che uno di loro si getta in acqua, solo con la muta, senza maschera né respiratore, le ambulanze sono già sul posto. È ora di andare via, non posso fare nulla se non sperare che la ripresa sia venuta bene. La sera apprendo che il Maresciallo Capo Cosimo Palladino è vivo ed illeso, il Capitano Fabio Manzella è vivo anche se malconcio ma purtroppo il Capitano Istruttore Filippo Fornassi é deceduto all’ospedale di Bracciano dopo essere rimasto molti minuti sott’acqua. L’incidente non sembra dovuto a motivi tecnici: i lampi che si vedono in alcuni filmati sono in realtà riflessi del sole. Tre giorni dopo ho consegnato l’intero filmato ad un militare del reggimento “Antares” di Viterbo, neanche loro comprendono come sia potuto succedere. Attendiamo l’esito delle inchieste per capire anche noi. Fabrizio Rossi