MANIFESTI SUI MURI
di Andrea e Antonio TALLILLO
Sin dall’epoca della Grande Guerra, la propaganda era diventata un’arma indispensabile per far apparire il nemico truce ed in malafede ed “i nostri” tutti eroi. I manifesti furono usati anche per appelli alla raccolta di fondi e materiale o per non diffondere notizie militari. La propaganda italiana ebbe abbastanza mezzi ma, restando tradizionale, non riuscì ad appoggiare lo sforzo bellico anche se alcuni manifesti e slogans restano archetipi e sono ancora presenti nel nostro immaginario, basti pensare al soldato inglese con la mano a scodella dietro l’orecchio… Sentimentali e molto retorici, i nostri manifesti ebbero meno efficacia già con le prime sconfitte e quando le vicende belliche si misero al peggio suscitarono ormai solo noia o peggio ironia. Con l’avvento della R.S.I., alimentarono le ultime illusioni di vittoria oppure trovarono toni esasperati di rabbia impotente contro tutti i nemici. Tra i vari autori, dotati di buon talento ma spesso bloccati dalle rigide direttive del regime, spiccò Gino Boccasile. Ovviamente, i manifesti furono onnipresenti sui muri ma anche su tabelloni o nell’interno delle vetrine e dei locali pubblici, basta guardarsi qualche foto d’epoca per rendersene conto. Diversamente da quelli tedeschi o alleati, di quelli italiani non c’è mai stata troppa scelta, ma il ritorno in piena forma della S.B. MODEL ci dà finalmente la possibilità di riprodurre scenette grazie ai suoi prodotti che rappresentano tra l’altro qualche bell’esempio della nostra cartellonistica. Nel foglio 008 troveremo ben 11 esemplari diversi di manifesti – uno tra l’altro riguarda un film – che vanno dagli anni ’30 al periodo delle sanzioni decretate durante la campagna d’Etiopia, si passa poi al clima euforico dato dalle prime vittorie tedesche e dell’entrata in guerra, sino all’epilogo con due interessanti soggetti R.S.I. Che dire ? La resa tipografica della carta usata è veramente alta, basti pensare che confrontandoli con quelli della canadese Custom Dioramics non c’è paragone, si consideri confrontati i due prodotti quelli realizzati dalla Ditta canadese si presentano molto più spessi e con insufficiente definizione dei dettagli. Questi bei manifesti della S.B. MODEL saranno un realistico tocco per i nostri diorami o scenette, per l’applicazione c’è solo da usare un po’ di vinavil e premere sulla superficie scelta, una volta asciugato il manifesto si può anche “grattare” con un vecchio bisturi per invecchiarlo un pò, oppure lasciarlo così com’è simulandone uno appena esposto. Qualche idea nuova per le nostre scenette, ad esempio potrebbe essere un attacchino che si fuma la sigaretta accanto ad una serie di manifesti appena applicati con la classica colla – acqua e farina – oppure un gruppetto di civili intenti a guardarlo, o ancora un soldato alleato che lo strappa ! A voi la scelta.