Campagna d'Italia  1943 / 1945

- Unità alleate terrestri -

 

-  Mattioli 1885  -  (2020) di  Daniele Guglielmi

 

recensione di Andrea e Antonio Tallillo

 

   Il "molle ventre d’Europa" come lo chiamava Churchill non fu così cedevole come previsto,  ed una campagna ideata con lo scopo di attirare su quel teatro nuove e maggiori forze tedesche specie prima della campagna di Normandia, finì solo diversi mesi dopo. Questo nuovo libro è un’ottima ricostruzione del gigantesco sforzo bellico alleato ed una esauriente rassegna dei reparti di svariate nazionalità che si trovarono ad affrontare la macchina bellica tedesca per tutti i 1.300 km fino al Brennero. Partendo da una corposa documentazione l’autore – che non ha bisogno di presentazioni, è da una vita che si dedica alla campagna d’Italia – esamina criticamente le offensive alleate ed implicitamente la condotta strategica di comandanti un pò troppo attenti all’opinione della stampa o mancanti di quel pizzico d’iniziativa che avrebbe accorciato, magari, la pena di tantissime popolazioni italiane coinvolte. Per essere un fronte "secondario" quello italiano assorbì tantissime risorse alleate, mentre i reparti tedeschi imposero la loro tattica difensiva "da manuale" favoriti sia dal terreno che dalla prevedibilità e lentezza degli attacchi avversari.  

   Tornando più propriamente all’opera in questione, sono 160 pagine di testo con testo inglese a fronte, corredate di una galleria fotografica molto bella – 155 foto in bianco e nero, scelte con molta cura in modo da rappresentare anche reparti meno conosciuti come quelli brasiliani e pure quello, in genere ben poco ricordato pur essendo decoratissimo, di "nisei". I mezzi riconoscibili sono tanti, si va dai carri armati più comuni a quelli adattati agli usi meno eclatanti (ma utili sul fronte in questione). E’ senza dubbio la parte più ghiotta per il modellista, visto che ormai tantissimi dei corazzati e ruotati di queste fotografie hanno ormai una replica modellistica ed a livelli pure notevoli.

   In tante altre foto, emerge il lato umano del combattente e quello che doveva sopportare ogni giorno, tra ricoveri di fortuna ed a volte fango sino al ginocchio (alla faccia dell’”Italia paese del sole”). Una miniera di spunti insomma anche per i figurinisti e per scene o diorami sempre più calati in una realtà storica più vera e toccante.

   Il libro è consigliabile anche per il più che buon rapporto qualità / prezzo. Si nota però la mancanza di tavole a colori dei mezzi, ma questo ovviamente avrebbe posto diversi problemi anche di costo. L’argomento, tra l’altro vasto ed in certi punti controverso, meriterebbe certo un libro a parte, chissà che la casa editrice non ci stia pensando.

 

 

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