IMAM Ro. 51
primo prototipo - carrello fisso
- Omega Models -
scala 1/72
di Marco SERINO
Devo ringraziare l’Omega Models (www.omega-models.com) per aver deciso di dare seguito alla mia proposta e realizzare questa piccola serie di tre kits dedicati all’ IMAM Ro51 sebbene la documentazione di riferimento sia scarsa e che tale aeroplano non sia accattivante come altri ed anche poco conosciuto. Personalmente preferisco veder realizzati kits relativi ad aeroplani italiani anche in resina o vacuum piuttosto che vedere innumerevoli, stucchevoli, eccezionali riproduzioni di aeroplani di cui si conosce ogni minimo particolare e si disquisisce sul numero di rivettature/pannelli presenti sulle ali o sulla fusoliera piuttosto che sul colore più o meno scuro dell’ogiva. Uno dei miei pallini, fin da quando ero giovane, è sempre stato l’IMAM Ro.51 e per molto tempo mi sono dedicato alla raccolta della documentazione relativa ad esso. Purtroppo come sempre succede in questi casi la documentazione si riduce a qualche foto e ai disegni presenti sul primo volumetto di ‘Dimensione Cielo’, poi copiati e ripresi senza alcuna critica costruttiva in molte altre pubblicazioni. Per ciò che mi riguarda, ho cercato di realizzare dei disegni in scala 1/72 che sposassero al meglio le fotografie disponibili e devo dire che il risultato è stato notevole. Ho anche realizzato un modello grafico 3D in modo da poterlo meglio paragonare con le foto disponibili. Tali disegni sono stati forniti, come detto, alla Omega Models che ha realizzato come primo kit quello relativo al prototipo con carrello fisso. La resina utilizzata per tale primo kit è di buona qualità e non presenta bolle o ritiri consistenti sebbene sia necessario cominciare con una pulizia delle parti dalle sottile bava presente. Come spesso capita in questo tipo di kit la fusoliera è realizzata in un solo pezzo che però riprende con efficacia le linee tracciate nel disegno. Nella stessa colata è presente la NACA motore, che è separata dai flabelli, ed il master della capottina. Di tale capottina, nella mia scatola ne ho trovati tre esemplari. C’è un timido tentativo di rappresentare gli interni dell’abitacolo con un sedile e relativa traliccio più due pannelli che rappresentano le pareti. Se si vuole realizzare il tettuccio aperto, occorre darsi da fare facendo riferimento agli interni di aeroplani della stessa IMAM (es. Ro.37/43) ed agli altri caccia coevi. Le ali sono realizzate anch’esse in un solo pezzo riprendendo le forme e le dimensioni dei disegni forniti. Unico appunto da fare è che sulla semiala sx di tale prototipo era presente una presa d’aria (radiatore olio?), tipo Airbonita (Bell XFL-1), non riportata sul kit se non come linee rappresentative. Il carrello fisso mi sembra ben realizzato sebbene la soluzione con la ruota in un unico pezzo con esso non mi soddisfi particolarmente. La riproduzione del motore FIAT A74/RC38 non è particolarmente brillante ed occorre migliorarlo oppure cercarne una riproduzione migliore. I flabelli, separati, sono ben realizzati anche se non mi è chiaro il motivo della separazione dalla NACA. Buona la riproduzione di deriva e timone e piani di coda, anche se necessitano di una leggera passata di carta abrasiva per ridurre le protuberanze superficiali riproducenti le centine e relativo rivestimento in tela. Le pale dell’elica, realizzate singolarmente, sono troppo sottili mentre buona è la riproduzione del meccanismo di variazione passo elica su cui incollare le pale stesse. Buona anche la riproduzione del ruotino fisso posteriore. Per ciò che riguarda le decals, salvo solamente i fasci alari e quelle riportanti caratteristiche e matricola dell’aereo, per il resto si dovrà ricorrere ad altre fonti. Non all’altezza il foglio delle istruzioni di montaggio ed informazioni sull’aeroplano. Non difficile la scelta della colorazione: interamente alluminio naturale o bianco avorio con fregi rossi caratteristici per rappresentare il prototipo presente al Salone di Milano 1937. Sebbene tale kit non costi poco, 44,00 euro, esso è da consigliare a tutti coloro siano appassionati di Regia Aeronautica, di velivoli sfortunati ed anche a chi è appassionato della storia dell’industria aeronautica italiana troppo spesso bistrattata. Spero, di poter presto ammirare questo kit in bella mostra in qualche concorso e magari vincerlo non per come è stato realizzato ma per quello che rappresenta.