Italian Tanks and Combat Vehicles of World War II
- Carri armati e veicoli da combattimento italiani nella Seconda Guerra Mondiale -
- Ralph A. Riccio - MATTIOLI 1885 (2010)
di TALLILLO Andrea e Antonio
I meno giovani di noi forse ricorderanno un piccolo libro in lingua inglese, apparso nel 1975, che fu il primo ad occuparsi dei nostri mezzi corazzati, l’autore aveva un cognome italiano e realizzò un coraggioso primo tentativo di far conoscere i nostri mezzi usando la lingua inglese. A quest’opera ne seguirono ben poche altre nella stessa lingua e così all’estero l’argomento restava molto oscuro.
E’ vero che più di recente alcuni autori italiani hanno potuto realizzare libri col testo bilingue, con risultati molto buoni, ma restava ancora da divulgare molto e restavamo alcuni passi indietro rispetto alla storia dei mezzi di altri Paesi coinvolti nel secondo conflitto mondiale.
Questo gap è colmato ora dallo stesso autore citato prima, in realtà un ufficiale italo-americano in pensione, con l’arrivo di quest’opera dal testo bilingue. I vari aspetti dell’argomento sono esposti meglio, toccando oltre allo sviluppo ed alla produzione anche l’organizzazione dei nostri reparti, l’impiego post-armistiziale sia da parte tedesca che partigiana, nonché il sempre interessante argomento della colorazione e contrassegni. Per finire, le tabelle sulla produzione e su mezzi ancora conservati da noi ed all’estero concludono la fatica dell’autore, che lavorando a Verona ha sempre avuto interesse per la nostra storia militare ed i nostri veicoli.
Il libro, con ben 340 pagine zeppe di fotografie, è corposo, peccato che su 265 poche siano in proporzione quelle inedite, ma purtroppo all’epoca l’autore non aveva tutti i contatti che possiede oggi. Alcuni profili a colori a cura di M. Calzolari, e 34 disegni in scala, ma stampati un pò piccoli, completano la buona veste grafica. A parte pochi difetti, come una stampa che non rende purtroppo giustizia al grande impegno profuso da autore ed editore, il libro di Riccio rimane un ottimo compendio di base, specie se lo pensiamo per il pubblico estero. Per gli approfondimenti, abbiamo la fortuna di avere a disposizione nuove opere di autori italiani, ma all’estero e per pubblico meno specializzato mancava proprio un libro come questo, che mette a fuoco molto bene quella che fu la componente corazzata e blindata dell’allora Regio Esercito. Si è così in grado di farsi un’idea più precisa dell’efficacia dei nostri mezzi e del coraggio degli equipaggi, non solo carristi, ma anche artiglieri, bersaglieri e cavalieri, che veramente fecero miracoli dato il materiale che avevano in uso. Il formato del libro, che è disponibile all’interno del catalogo Tuttostoria, è buono ed il prezzo in linea con la media dei prodotti editoriali odierni.