ITALIAN SMALL ARMS
of the First and Second World Wars
Schiffer LTD
recensione di Andrea e Antonio TALLILLO
Non è facile, di questi tempi, poter classificare un libro come una pietra miliare, ma in questo caso viene spontaneo pensarlo. Finalmente, in inglese, dalla notissima casa editrice Schiffer un’opera che rende giustizia alle nostre armi leggere. Non solo quelle note oltreoceano che però si riducono sempre alla triade fucile 91, fucile mitragliatore Breda 30 e mitra Beretta, ma anche armi sperimentali o prodotte per altri paesi, pistole rare e fucili semi-automatici, che è vero che non raggiunsero mai la diffusione e l’efficienza del Garand, ma esistevano e come ! Un bel libro, dall’ottima stampa, pur se fatta in Cina, di ben 224 pagine fitte fitte di fotografie, quasi 200 di armi, molte a colori, per non parlare di quelle dei dettagli. Per la delizia dei collezionisti, infatti, sono fotografati anche diversi marchi e ci si spinge a trattare anche le baionette, le fondine da pistola, le varie giberne, cartucciere e clips. Non mancano le bacchette di pulizia e persino le cartucce. In pratica quasi tutto il possibile ed immaginabile sull’argomento, finalmente riunito e disponibile. Completano la parte tecnica anche 8 tavole di addestramento e diverse schede tecniche, oltre ad appendici sulle ditte produttrici ed i progettisti, spesso i “grandi dimenticati” di altre opere di questo genere.
Anche le fotografie storiche, ne abbiamo contate quasi una cinquantina, aggiungono molto, rappresentando i nostri soldati su quasi ogni fronte e nelle più varie situazioni, un bell’aiuto per chi volesse riprodurre dei figurini italiani senza fare troppi errori, cioè senza assegnare indiscriminatamente il mitra Beretta ad un fante o scambiare un moschetto per un fucile lungo, in genere assegnati ad unità diverse. Poi, si spera, anche che qualche ditta, dopo aver riprodotto persino le armi austro-ungariche, si dedichi pure a quelle che hanno accompagnato ben tre generazioni di portatori di stellette.
Conoscendo l’autore e la sua antica passione per i soggetti italiani non c’erano dubbi che questo libro, dalla lunga ma proficua gestazione, venisse fuori così curato ed utile, è un pò un’ironia del destino, visto che in America arrivarono per la libera vendita tantissime armi italiane. Tra di esse, un moschetto 91 immatricolato C2766, acquistato da Lee Harvey Oswald con un vaglia di 21.45 dollari…..ma questa è un’altra storia. Unica remora il prezzo un po’ al di sopra della media, quasi 70 dollari, ma ogni tanto un sacrificio si può fare, trattandosi di soggetti italiani che ancora non sono molto trattati.
Ringraziando la Schiffer per l’invio, con tanto di gentile dedica dell’autore, possiamo segnalare il libro sperando in una sua larga diffusione anche da noi e magari anche in una sua traduzione.