Sotto le bandiere di San Marco

- Le Armate della Serenissima nel '600 -

 

 - ITINERA PROGETTI - Bassano

 

 di  Andrea e Antonio TALLILLO 

 

Non si vedeva una disamina così accurata degli eserciti che la Serenissima mise di volta in volta in piedi lungo quel turbolento secolo dagli anni ’70. In effetti, l’argomento non figura tra la top list delle uscite di storia militare, ma se non vogliamo che le nostre idee sugli eserciti dell’epoca siano ancora legate troppo alla guerra dei trent’anni ed a Cromwell e compagnia, ben vengano titoli come questo.

Si pensa molto, complice anche la bellissima serie di uscite sulle navi veneziane a cura di un noto club modellistico dell’Italia settentrionale, all’importanza che Venezia aveva sul mare, trascurando così che il dominio dell’Adriatico e dell’Egeo non era sufficiente da solo alla salvaguardia del pur ampio retroterra. Quel secolo fu anche un periodo di ampie trasformazioni nel modo di combattere, testimoniate nell’interessante testo che mette a fuoco i termini del problema, oltre che a descrivere ogni tipologia di combattente a piedi, gli aspetti legati alla tenuta in campo delle cavallerie ma anche quelli della milizia da mare, senza lasciare in ombra genio, trasporti e sanità, rudimentali ma presenti.  Gli aspetti meno conosciuti, come il gran numero di arruolamenti fatti di mercenari europei (inglesi compresi…) non mancano, come lo squarcio sulla vita delle donne che seguivano i soldati a vario titolo.

Una mole quasi spaventosa di dati e riferimenti, che presuppone una ricerca molto approfondita ed una passione sincera per quei lontani tempi, ma conoscendo l’autore non c’era nessun dubbio.

Oltre che all’appassionato di storia, questo bellissimo libro sarà utilissimo al wargamer, che potrà senza esagerare "arruolare" un suo esercito veneziano senza tema di essere smentito. Ma non è neanche trascurato il figurinista, che trova molte informazioni  sui dettagli delle tenute, tenute che avevano poco da invidiare a quelle ben più celebrate di altri Stati europei. Anzi, si potrebbe dire che il figurinista viene viziato con ben 24 splendide tavole a colori di Piero Compagni nelle quali spiccano i "cappelletti" nella sfilata di fanti, archibugieri e picchieri senza lasciare indietro ufficiali, tamburini e pifferai. In pratica, viene voglia di lasciare per un pò i panzegrenadieren per riscoprire gli ancora belli figurini della Friulmodel, che, anche se non recenti, erano frutto di una ricerca superiore alla media.

Tornando al libro, lo consideriamo senz’altro consigliabilissimo a chi vuole approfondire senza remore e a chi piace la microstoria. Quei lontani soldati escono in maniera vivida dalle sue pagine, come se fossero ancora tra noi.  

 

 

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