LA VERNICIATURA A SPRUZZO
di Maurilio MARANGIO
Tra tutti i sistemi di verniciatura, la verniciatura a spruzzo è certamente quello che consente di ottenere i risultati migliori. Ed infatti, presenta diversi vantaggi in quanto può essere applicata in modo uniforme anche sui modelli più complicati; una volta preparato il colore lo si applica rapidamente e la vernice asciuga in poco tempo. In più non è necessario toccare la superficie da trattare. Due sono fondamentalmente gli strumenti per la verniciatura a spruzzo: le pistole a spruzzo e gli aerografi (in inglese air-brush, aeropenna).
La pistola a spruzzo è economica e facile da usare. È l'ideale per stendere più mani di vernice su superfici piatte, ma non è indicata per lavori delicati dov'è richiesta la mano libera. La pistola a spruzzo mescola esternamente vernice ed aria. Il getto d'aria compressa esce da un ugello spruzzatore e passa sopra un altro ugello che spunta dal recipiente che contiene la vernice. La pressione d'aria costringe la vernice ad affluire attraverso un apposito tubo flessibile verso l'ugello spruzzatore che la sparge nebulizzata nell'aria. Il flusso dell'aria è controllato da un interruttore sull'impugnatura.
L'aerografo, invece, miscela internamente aria e colore ed è, quindi, in grado di ottenere una migliore polverizzazione e di creare una vasta gamma di effetti con una maggiore precisione. In commercio esistono due modelli di aerografo, a singola ed a doppia azione.
L'aerografo ad azione singola è il modello base da cui partire per imparare ad utilizzare l'aerografo; è economico al pari della pistola a spruzzo. Tale modello possiede un solo pulsante che, liberando l'aria, permette di nebulizzare il colore senza consentirne però la regolazione. Consente, pertanto, solo colorazioni semplici e di grandi superfici, è, invece, limitato nel caso di linee molto sottili, questo spinge necessariamente ad agire sulla distanza dalla parte da verniciare ed occorre ricorrere frequentemente alla mascheratura per la realizzazione delle mimetizzazioni. Posso però garantirvi che una volta presa la mano otterrete dei risultati soddisfacenti anche con uno strumento così semplice.
L'aerografo ad azione doppia, permette di controllare contemporaneamente l'erogazione di colore ed il flusso d'aria, grazie ad un unico interruttore posto sulla parte superiore dell'attrezzo. Premendo il pulsante si libera l'aria e tirandolo indietro si da via libera al colore, questo mediante lo spostamento indietro di un ago posto nel corpo dell'aerografo. Man mano che l'ago si sposta indietro, libera l'ugello e consente un maggior passaggio di vernice. A differenza dell'aerografo ad azione singola qui occorre molta più manualità ed esperienza nell'utilizzo dell'aerografo, ma una volta presa la mano i risultati saranno notevoli. L'aerografo a doppia azione consente, infatti, di realizzare colorazioni più sofisticate che vanno al di là della semplice colorazione omogenea, ovvero macchie, sfumature tra i colori e schemi mimetici complicati, senza dover necessariamente ricorrere alla mascheratura, in quanto l'uscita del colore può essere regolata fino ad ottenere linee sottilissime.
Serbatoi per aerografi.
Vi sono dei piccoli barattoli di vetro che si inseriscono sotto l'aerografo, e piccolo serbatoi fissi o intercambiabili per quantità minime di colore. I serbatoi intercambiabili offrono un grande vantaggio: dopo aver spruzzato un colore, è possibile sostituire il serbatoio con uno identico che contiene il diluente col quale pulite l'aerografo; quindi applicate un serbatoio con un nuovo colore.
Manutenzione e pulizia dell'aerografo.
È essenziale pulire l'aerografo immediatamente dopo l'uso perché anche il più piccolo deposito di colore ne altera il funzionamento. Pulite il serbatoio con uno straccio e riempitelo per metà con diluente. Spruzzate il diluente attraverso l'ugello finché sarete sicuri che non resti alcun deposito di colore, poi bloccate l'ugello con uno straccio in modo che l'aria sia forzata dentro il serbatoio, pulendo il condotto. Questo sistema va usato ogni volta che usate l'aerografo. Una volta ogni tanto, però, è meglio smontare l'attrezzo e mettere a bagno ago e cannello nel diluente in una bacinella fonda per 24 ore. Prestate particolare attenzione quando maneggiate l'ago onde evitare che si spunti o deformi, non appoggiate l'ago sulla punta.
La provvista d'aria per l'aerografo.
Il sistema più efficiente per dare aria compressa all'aerografo è il compressore; vero è, che non è certo economico ma il prezzo è comunque giustificato dai risultati. Vi sono oggi in commercio compressori molto silenziosi rispetto al passato. Una volta collegato il compressore, il serbatoio inizia a riempirsi ed una volta pieno il motore si blocca automaticamente e ricomincerà a ricaricare l'aria solo quando il serbatoio si è svuotato. Al momento dell'acquisto assicuriamoci che la capacità del serbatoio sia in grado di garantirci sequenze di colorazioni in assoluto silenzio, si consiglia, pertanto, un serbatoio di capacità non inferiore ai 10 litri.
Il compressore è, poi, munito di un regolatore di flusso d'aria che aumenta notevolmente la maneggevolezza dell'aerografo, infatti, combinando la pressione dell'aria ed il tasso di diluizione del colore si ottengono risultati notevoli.
Evitate di acquistare bombolette d'aria compressa il cui prezzo può sembrarvi basso ma la debole capacità d'aria della stessa è appena sufficiente ad ultimare un modello. Da evitare sono, altresì, i compressori ad erogazione diretta, in quanto molto rumorosi non essendo muniti di serbatoio (la sera sarebbe impossibile lavorare) e con una erogazione pressione d'aria costante, quindi non regolabile.
La pratica
Non bisogna dimenticare che, a prescindere dal tipo di aerografo utilizzato, occorre necessariamente un certo tempo di pratica prima di avere dimestichezza con lo strumento. È consigliabile, pertanto, esercitarsi dapprima su di un vecchio modello o su un pezzo di cartone onde familiarizzare con i movimenti. Vi consiglio di utilizzare, inizialmente, dell'acqua al posto dei colori.
Questi che seguono sono dei semplici consigli indirizzati a chi utilizza per la prima volta l'aerografo:
La preparazione della vernice
La maggior parte degli smalti in commercio sono realizzati per essere applicati con il pennello e, quindi, necessitano di una buona diluizione per la loro applicazione con l'aerografo.
Non c'è alcuna regola fissa per quanto concerne il rapporto percentuale tra la vernice ed il diluente, tra l'altro il rapporto varia in base alla marca del colore. Per intenderci gli Humbrol hanno una viscosità diversa dai Testors; figuriamoci poi se dagli smalti passiamo agli acrilici.
C'è poi il discorso del diluente, ogni marca vuole il suo. L'ideale sarebbe riuscire a trovare un diluente universale che ben si adatti con le pigmentazioni in commercio; quando diluente e colore sono incompatibili tra loro assistiamo alla letterale separazione delle due sostanze. Infine, c'è il discorso dell'età dei colori. Noi modellisti abbiamo il difetto di conservare barattoli di colore (sicuramente di marche diverse) acquistati decenni prima; rischiamo, perciò, di mandare a monte ore di lavoro con la verniciatura. Pertanto l'ideale sarebbe di cercare di utilizzare colori nuovi, di una sola marca, utilizzando il diluente indicato dalla ditta produttrice del pigmento.
Utopia a parte, vediamo come si può far fronte al problema.
I. Cercare di utilizzare colori nuovi per la verniciatura del modello. Con della vernice nuova, invero, si prevengono potenziali problemi. La spesa di alcuni euro per dei nuovi barattoli di vernice è un prezzo sopportabile pur di non rovinare, durante la verniciatura, un modello sul quale si è lavorato per molte ore.
II. Aperto il barattolo di colore inserite all'interno dello stesso due o tre piccole biglie di acciaio (reperibili in ferramenta o in armeria) utili per poi amalgamare il pigmento agitando il barattolo di vernice, una volta richiuso.
III. Agitato per bene il colore dopo averlo fatto decantare, prelevate lo stesso utilizzando un contagocce (facilmente reperibile fra i prodotti farmaceutici). Versate il pigmento in un barattolino di vetro o di plastica e solo dopo procedete con la diluizione. Il colore deve essere diluito fino ad avere la consistenza del latte e deve essere privo di grumi, se questi sono presenti filtrate il colore con una sottile rete di nylon. Il pigmento sporco può far interrompere il flusso della vernice con spiacevole conseguenze. Un consiglio è quello di acquistare un filtro per la vernice, vi sono dei tipi applicabili direttamente sul tubo in plastica del sifone.
IV. Volendo avere, comunque, come riferimento una percentuale di diluizione vi suggerisco le seguenti:
- colori opachi: 1 parte di diluente e 2 parti di colore;
- colori lucidi: ½ di diluente e ½ di colore;
- acrilici: 2 parti di diluente ed 8 parti di colore.
Una volta diluito il colore, sempre a mezzo del contagocce, versatelo nel barattolo di vetro dell'aerografo, siete quindi pronti ad usare l'aerografo.
Non scoraggiatevi se le prime volte non otterrete dei risultati soddisfacenti, non bisogna mai perdersi d'animo, e come al solito nel nostro hobby occorre solo perseveranza e pratica.
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